Saldare è un mestiere per donne

Saldare non è – e non deve essere – un mestiere per soli uomini. Forti di questa convinzione, venerdì 29 giugno abbiamo partecipato all’evento “DONNE E SALDATURA: oltre lo stereotipo di genere”, a Provaglio d’Iseo. L’evento si svolgeva nell’ambito delle attività legate all’AQM&PARTNERS EHXIBITION YEAR ed era organizzato da AQM in collaborazione con GIGROUP e L’Istituto Italiano della Saldatura, con il patrocinio di Confindustria Brescia. All’incontro ha preso parte anche Women4, che ha presentato uno studio sulle tematiche del lavoro femminile. In questa news desideriamo prendere spunto dai dati emersi durante l’evento per enunciare la nostra opinione in merito, contribuendo così al dibattito sul tema.

Partecipare all’evento è stato infatti arricchente per comprendere meglio le caratteristiche e le dinamiche del mercato del lavoro in questo settore. Come vuole lo stereotipo, nell’ambito della lavorazione dei metalli spesso l’occupazione femminile è percepita come meno rilevante. Pertanto, abbiamo trovato utile approfondire quali iniziative le aziende possono intraprendere per vincere lo stereotipo. Si tratta sia di colmare il divario di genere, che di contrastare la scarsità di profili professionali.

Purtroppo, sul fronte della parità di genere, i dati presentati durante l’incontro hanno mostrato un panorama alquanto scoraggiante. Il gap occupazionale presenta indicatori particolarmente allarmanti nel nostro Paese, dove le donne risultano lavorativamente in svantaggio anche rispetto alla media europea. Un divario che cresce quando entra il gioco il fattore figli e che si manifesta non solo in chiave prettamente occupazionale, ma anche di distribuzione dei ruoli gerarchici e in termini di retribuzione.

Spesso, inoltre, sono proprio le aziende a replicare modelli stantii, in cui le donne sono relegate solo ad alcune tipologie di ruoli e dove la rigidità degli orari di lavoro non viene incontro alle necessità di chi rientra da una maternità. Al contempo, in molti casi sono le stesse donne a vivere tutta una serie di barriere di carattere personale, che vanno dalla scarsa autostima all’eccessiva competitività con i colleghi di sesso maschile. L’incontro ha inoltre offerto una panoramica quanto alle barriere di tipo socio-istituzionale e alle diverse tipologie di soluzioni che un’azienda può provare a mettere in atto per vincere il divario.

La saldatura è solo uno dei molti ambiti in cui si riscontra una forte discrepanza in termini occupazionali. Discrepanza che siamo tutti interessati a superare visto e considerato che si tratta di un ambito in cui sussiste una cronica mancanza di personale. In questo, così come in molti altri aspetti del settore, una donna andrebbe quindi incentivata. A nostro avviso, non tanto per trovare una soluzione pratica all’annosa penuria di forza lavoro qualificata (generalmente intesa come di sesso maschile), ma proprio per alcuni valori che, nella nostra società, la donna tende a fare suoi. Tra questi troviamo – come evidenziato dallo studio presentato durante l’incontro – una maggiore inclinazione alla precisione, alla dedizione e alla fedeltà verso l’azienda. Tutti valori che VEXA da tempo riscontra nelle sue risorse di genere femminile.

Federica Calandra, COO VEXA

“La visione della nostra azienda si pone in una dimensione decisamente inclusiva”, commenta Federica Calandra, COO di VEXA. “Da sempre adottiamo un approccio aziendale che si basa sulla meritocrazia, un valore che poggia prima di tutto su volontà e competenza. Per VEXA ciò che conta è che ogni persona presente in azienda riesca ad esprimere al meglio il proprio potenziale, impegnandosi verso l’obiettivo comune di crescere mantenendo sempre alto il livello della qualità. Da questo punto di vista, che ad occuparsi della saldatura sia un uomo oppure una donna, per noi non fa alcuna differenza.”

Del resto, la presenza femminile in VEXA è da sempre tenuta in alta considerazione. Lo dimostra il fatto che le donne sono decisamente ben rappresentate in più aree dell’azienda, a cominciare dalla Progettazione, passando per l’Amministrazione e il Commerciale. Donne forti, istruite e collaborative, pronte ad accettare le sfide e a crescere sotto il profilo personale e professionale. Partecipare all’evento del 29 giugno ha rappresentato per noi un piccolo, significativo passo avanti verso la messa a terra di una strategia ancora più inclusiva. Stiamo infatti studiando e implementando una serie di passaggi importanti per fare sì che VEXA sia sempre più vista – e vissuta – come un’impresa capace di vincere anche gli stereotipi di genere.

VEXA è sempre pronta a prendere in esame candidature spontanee per ampliare il proprio team. Se stai prendendo in considerazione una nuova esperienza lavorativa all’interno di un contesto aziendale solido, inclusivo e in forte crescita, manda il tuo CV a risorseumane@vexasrl.it.